Oggi ci spostiamo nella “mia” Liguria, nell’appartamento “vista mare” di Enrique Balbontin.
Avvocato penalista, la sua carriera nel mondo dello spettacolo inizia con i Cavalli Marci, storico gruppo comico genovese, partecipando alla loro prima “ventiquattrore” di cabaret nei panni di Minghio Pegasù, uno studioso giapponese profondo conoscitore delle usanze e delle tradizioni del suo Paese. In seguito conduce con Fabrizio Casalino trasmissioni radiofoniche locali di grande successo presso Radio Babboleo e con Andrea Ceccon crea il gruppo comico La notte dei Fufu (visto anche a Zelig). Partecipa a Bulldozer su Rai 2, e per diversi anni sarà ospite fisso di Colorado Cafè (Italia 1) interpretando il personaggio di “Enraz del Centro Ciocchi Savona“, un professore madrelingua di dialetto savonese che, nello sketch “Si, io parlo savonese”, traduce con espressioni ironiche ed una marcata inflessione ligure alcune frasi da conversazione della lingua italiana.
Partecipa in seguito al sequel del celebre film cult di Diego Abatantuono, Eccezzziunale… veramente – Capitolo secondo… me e alla trasmissione Mai dire… (Italia 1). Scrive anche un libro Son tutti finocchi col culo degli altri, pubblicato da Mondadori. Da qualche anno conduce, con Ceccon, su AXN (canale Sky 120) i programmi Torta di riso e Torta di Spot, dove vengono commentati divertenti video amatoriali ed improbabili spot pubblicitari internazionali.
Non ci resta che scoprire qualche dettaglio della sua abitazione, buona lettura!
Luogo:
La tentacolare Arenzano, la sentinella sulla West-Coast la Riviera dei Fuori.
Appartamento o casa indipendente?
Appartamento, ma solo per non dare una gioia a Monti.
Open space o ambienti separati?
Ambienti separati in casa.
Pavimento in…?
In legno. Mi dice mia moglie che è architetta e se ne intende, “Pango-Pango”, legno africano duro e scuro come nelle migliori tradizioni africane.
Pareti bianche o colorate?
Rigorosamente bianche per permettere ai nostri due marmocchi di imbrattarle più agevolmente.
Stile minimalista o sontuoso?
Nè l’uno nè l’altro. Direi piuttosto un “punkabbestia-chic”.
Elementi di arredo/design di cui vado maggiormente fiero/a…
Due abat-jour di Tobia Scarpa che illuminano come un lumino da cimitero e un divano della serie “le bambole” di Mario Bellini, il primo (e forse ultimo) divano in poliuterano.
L’angolo della casa che preferisco…
Un angolo nascosto del salotto, ottuso come me, dove mi rifugio al computer come un digital-carbonaro.
Mi affaccio alla finestra e vedo…
Il mare, ma tra un ecomostro e l’altro.
Mi piace la libreria a muro, col camino in mezzo…trés chic! 🙂
un’atmosfera calda, vissuta, personale…