In equilibrio sul mondo: i nuovi rifugi in alta quota

Panorami d’eccezione per strutture d’avanguardia.
tratto da With Style, Gennaio 2018

Sono angoli della terra ad alta quota, ancora incontaminati, dove lo sguardo si perde in panorami che tolgono il respiro, così a contatto con le nuvole da riuscire, talvolta, a toccarle. Luoghi per la contemplazione e la meditazione, dove il silenzio totale è disturbato unicamente dal soffio del vento o dal rumore di qualche animale. Scenari tanto affascinanti quanto aspri, ruvidi, inospitali, spesso coperti da un morbido ma gelido manto nevoso. In questi contesti è davvero complesso progettare e realizzare opere di architettura, in relazione ai molteplici fattori estetici, strutturali, tecnologici e di esecuzione.

Strutture ardite, particolari, sono spesso cannocchiali visivi, con terrazze aggettanti che, in bilico, si adattano, o meglio sfidano staticamente, le avverse condizioni meteorologiche e i radicali cambiamenti di temperatura. I pezzi che le compongono sono quasi sempre studiati in modo tale da essere prefabbricati a valle e quindi trasportati, attraverso elicotteri, in loco, in modo da ridurre al minimo tempi di montaggio e costi.
La nuova tendenza, dovuta principalmente alla necessità di una maggiore capienza e confort dei fruitori, è quella di abbandonare l’immagine consolidata e confortante del classico chalet a favore di nuovi rifugi, dal linguaggio ricercato e sempre più legato all’aspetto della sostenibilità e dell’efficienza energetica.
Dal 2009, il Monte Rosa Hütte (altitudine 2.883 m s.l.m.) spicca, come un cristallo di roccia, sul ghiacciaio di Garnergrot, offrendo una vista mozzafiato sul Cervino e sulla parete nord dei Lyskamm. Prefabbricato in legno e rivestito in alluminio, risolve i temi dell’approvvigionamento energetico, idrico e dello smaltimento delle acque reflue ottenendo un livello di autosufficienza pari al 90%. Affianca alla funzione turistica quella di polo di ricerca universitaria per esperimenti energetici e di domotica.

Stesse performance anche per il Refuge du Goûter (altitudine 3835 m s.l.m.), situato nel comune di Saint-Gervais-les-Bains, sul Monte Bianco e saldamente ancorato alla roccia, sull’orlo di un profondo precipizio da vertigini. La sua struttura ovoidale, rivestita con pannelli in acciaio inox coibentati e da serramenti con triplo vetro isolante, resiste a venti forti fino a 240 km/h riuscendo, anzi, a dirottarne il soffio lungo i fianchi, al fine di spingere la neve nella parte posteriore, dove è situato il bacino della riserva idrica.
Questi veri e propri gioielli di architettura e ingegneria, stanno gradualmente affiancando alla loro primaria funzione di ricovero per appassionati della montagna (un tempo a condizioni di confort davvero poco elevate), quella di poli attrattivi, di location esclusive da fotografare e da vivere, con ambienti di lusso, per avventori sempre più esigenti e in cerca di esclusività. Ne è un esempio Ice-Q a Sölden, località austriaca conosciuta per la coppa del mondo di Sci, sulla cima del Giaslachkogl. A quota 3048 m s.l.m. si innalza sul permafrost, un terreno perennemente gelato, con fondazioni mobili che permettono alla struttura di adattarsi nel modo migliore agli sbalzi di temperatura. Brillante come una gemma e trasparente come il ghiaccio, presenta 900 mq di facciata vetrata che si apre a 360° sulle Alpi Venoste. Nella cantina ad alta quota del ristorante gourmet, invecchia uno speciale pinot nero ‘Pino3000’ dal carattere unico, dovuto alla bassa pressione atmosferica e alla minore concentrazione di ossigeno del luogo. Un complesso talmente scenografico da essere utilizzato come location nell’ultimo film di James Bond ‘Spectre’. Ed è proprio ispirata alle avventure dell’agente segreto l’avveniristica struttura ‘Elements 007’, collegata ad ICE Q da un tunnel, che inaugurerà a Gennaio 2018. Un percorso espositivo emozionale e sensoriale, incastonato nella montagna, che accompagnerà il visitatore nell’intrigante mondo di Bond, sul sottofondo di una particolare colonna sonora, tale da accentuare la suggestione della visita.
Il Rifugio a monte della seggiovia Oberholz (altitudine 2096 m s.l.m.), ai piedi del complesso dolomitico del Latermar, dialoga ludicamente con la natura circostante: è un volume complesso e compatto, richiamo formale del tipico tetto a due falde, unione di tre ramificazioni curvilinee che terminano con verande aggettanti, le cosiddette “pockets”, piccole nicchie dall’atmosfera più intima e raccolta. L’esterno della struttura ricorda l’immagine di un albero tagliato e adagiato al suolo; l’intera facciata esterna è in larice, mentre la struttura portante e il rivestimento interno sono realizzati in legno di abete rosso.
Diverso materiale, quello utilizzato per il Messner Mountain Museum, scenografico museo ideato dal celebre alpinista, da cui prende il nome, e progettato da Zaha Hadid, sul Plan de Corones (altitudine 2275 m s.l.m.), tra Val Badia, Valdaora e Val Pusteria. Le pareti in cemento, materiale solido ma plasmabile in forme libere, sembrano riprodurre l’aspetto di una montagna alpina, in perfetta relazione con il leitmotiv delle scalate. La visita museale è quasi interamente interrata e impostata su tre diverse quote. Un percorso che inizia all’interno della montagna, nelle sue cavità e antri, per poi sfociare verso la luce, con una terrazza panoramica che domina l’intera vallata.
Sono tutte opere accattivanti, che si inseriscono e si relazionano con contesti già fortemente caratterizzati e inarrivabili sotto il profilo paesaggistico. Termino con un contrasto, con un progetto che vuole ricreare la sensazione dell’alta montagna all’interno di una realtà densamente edificata, quella della città di Copenaghen, mantenendo comunque i presupposti della sostenibilità e dell’efficienza. Il termovalorizzatore Amager Resource Center sarà il primo impianto al mondo per il riciclo dei rifiuti in grado di ospitare sulla sua copertura (altitudine 100 m s.l.m), oltre 500 m di piste da sci, con diverse pendenze e relativi livelli di difficoltà. L’inaugurazione dell’iconico progetto dello studio BIG, Bjarke Ingels Group, è fissata per il primo quadrimestre del 2018… non resta che affilare gli sci!

Scarica il pdf dell’articolo | Download pdf
With Style Gennaio 2018_In equilibrio sul mondo

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.