Appena contattato, lo chef Davide Oldani mi avverte che non ha una grande opinione per i blogger!
Non per tutti ovviamente: come spiega nel suo libro Il giusto e il gusto (Feltrinelli), definisce “identità noiose” quelli che non si firmano, i criticoni che postano in rete la loro “preziosissima” ma anonima opinione.
La libertà di espressione dovrebbe contemplare l’assunzione di responsabilità!
Dopo questo incipit l’intervista scorre velocemente e Oldani si dimostra una persona molto disponibile e cordiale.
La sua cucina, definita POP (popolare, del popolo), è il frutto di tanta strada e non pochi maestri, mescola il senza fronzoli con il ben fatto, il buono con l’accessibile, l’innovazione con la tradizione. Spazia dalla maniera di stare a tavola, agli ingredienti utilizzati, ai prezzi POP-olari, fino alla creazione di una linea di oggetti che ha appositamente disegnato lui stesso: la Passepartout è una pratica ma anticonvenzionale posata universale (cucchiaio, forchetta e coltello insieme, tre in uno), i bicchieri con il bordo ellittico permettono di degustare un buon vino senza perdere di vista lo sguardo dei commensali, il piatto con il fondo obliquo è adatto a chi ama le zuppe. Elementi tradizionali reinterpretati per intensificare la convivialità e il piacere di mangiare in compagnia.
Buona lettura!
Luogo:
Milano, Cornaredo.
Appartamento o casa indipendente?
Casa indipendente, tutta la vita.
Open space o ambienti separati?
Ambienti separati, sono tradizionalista.
Pavimento in…?
Legno e travertino.
Pareti bianche o colorate?
Bianche.
Stile minimalista o sontuoso? Minimal “hot“.
Lo stile rispecchia appieno la personalità e la filosofia POP. Si contraddistingue per la chiarezza e l’equilibrio dei contrasti dall’antico al nuovo. È un mix sempre in evoluzione.
Elementi di arredo/design di cui vado maggiormente fiero…
L’arco di Castiglioni della Flos e alcuni accessori di cucina giapponesi.
L’angolo della casa che preferisco…
Il salotto. La zona divani è ricca di sedute e di elementi di arredo disegnati da Lissoni e Cassina.
Mi affaccio alla finestra e vedo…
Un albero.
Nella puntata monografica di “Storie di Grandi Chef” (La7) condotta da Michela Rocco e visibile qui sotto, potrete scoprire sia il ristorante D’O che alcune viste esterne ed interne dell’abitazione (dal minuto 25 circa).
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1 commento su “Davide Oldani “case famose””