With Style | Settembre – Ottobre 2017
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With Style – year I n. 6
I colori dell’architettura.
Viaggio negli arditi cromatismi di nuove progettualità
Esistono architetture che abbandonano volutamente il minimalismo e le tonalità naturali dei materiali e che ricorrono al colore con obiettivi ben precisi, lontani da una funzione di rivestimento fine a se stessa. Progetti che richiedono approfondite ricerche sugli accostamenti cromatici e che prendono a riferimento molteplici fattori tra cui il contesto territoriale, la psicologia e il background culturale: ogni osservatore ha un diverso modo di reagire di fronte a un medesimo colore, così come è inconsciamente predisposto a individuare le “note stonate“, ovvero i cromatismi che si staccano dalla normale quotidianità della visione.
Il colore amplifica la percezione di un volume, con il gioco della luce ne muta le forme, identifica e contraddistingue. Ne è un esempio il Didden Village, la suggestiva sopraelevazione che corona un tradizionale palazzo di Rotterdam. I volumi dell’ampliamento, completamente rivestiti in poliuretano blu, suggeriscono un prototipo per le future densificazioni in altezza della città esistente.
Allo stesso modo, l’utilizzo di vivaci variazioni di rosa nel centralissimo quartiere di Nørrebro a Copenaghen, sembra essere il segno di un “evidenziatore” per rimarcare il ruolo di aggregatore sociale e culturale di quest’area. Superkilen è un melting pot della diversità, dove ognuna delle 60 etnie che abita i dintorni, è rappresentata in almeno un oggetto di arredo urbano.
Spesso il colore anticipa all’esterno le funzioni contenute all’interno. Ad esempio le forme e le tinte della copertura del Mercato di Santa Caterina a Barcellona, rimandano alle storie, al movimento e alla vitalità che caratterizzano lo spazio commerciale sottostante. Le migliaia di piastrelle esagonali di oltre 60 differenti tonalità, altro non sono che l’astrazione di un tipico banco di frutta e verdura. Stesso principio per il progetto del Teatro La Comédie de Béthune in Francia, che enfatizza con una tinta porpora l’edificio esistente e contrasta il nero lucido scelto per il nuovo ampliamento. Il tono caldo e senza tempo della porpora, così come la trama romboidale che lega i due volumi, rimanda alle sedute e ai tendaggi del teatro, ma rappresenta anche un riferimento ai mattoni delle facciate nordiche.
I colori sono spesso associati al contesto nel quale l’opera viene progettata, fino a diventarne parte integrante, come nel caso della riqualificazione di Piazza Verdi a La Spezia. Il progetto conferisce al luogo la funzione di cerniera tra città storica/ moderna, mare/collina, attraverso cannocchiali visivi opera dell’artista Daniel Buren. Le tonalità accese dei portali rimandano ai mosaici futuristi interni alla torre del Palazzo delle Poste così come l’utilizzo degli specchi mette in evidenzia le architetture di pregio circostanti, attraverso infiniti rimandi visivi.
L’Arena di Bilbao, realizzata dallo studio di architettura AXCT, è posizionata su una collina ed è disegnata come un albero e sorretta da pilastri simili a fusti. Il rivestimento è composto da pannelli in acciaio, verniciati in modo da ricordare il movimento delle foglie sotto l’azione del vento.
Riferimenti al territorio anche per la Mastaba, il grandioso progetto di Christo e Jeanne-Claude pensato per il deserto a sud di Abu Dhabi. L’unica opera permanente su larga scala degli artisti, è destinata a di- ventare la più grande scultura al mondo, con una volumetria in grado di contenere al suo interno la piramide di Cheope. Composta da 410.000 barili di petrolio, dipinti con dieci differenti cromie, si ispira alle sabbie gialle e rosse del luogo e ricorda la trama di un mosaico islamico.
Infine, come potete intuire, i colori identificano anche le epoche e rappresentano la nostra contemporaneità, il loro utilizzo in architettura si sta pertanto adattando al repentino mutamento del nostro modo di vivere. A un mondo sempre più informatizzato corrisponderanno colori mutevoli, umorali, dinamici; gli edifici racconteranno storie ed emozioni attraverso nuovi rivestimenti interattivi e animeranno la notte con suggestioni di luce e proiezioni.
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With Style Settembre 2017 | The colours of architecture