Guia Jelo | case famose

L’odierna protagonista dell’intervista “case famose” è l’attrice siciliana Guia Jelo.
Dagli esordi, negli anni settanta, al Teatro Stabile di Catania e al Piccolo di Milano, ha sempre alternato teatro, cinema e televisione, recitando per i più prestigiosi registi italiani. Una carriera ricca di riconoscimenti, specialmente dalla sua terra, tra gli ultimi il “Premio alla Sicilia” e il “Premio alla carriera MizzicaFilm”, senza dimenticare la candidatura alla Palma d’oro al Festival di Cannes 1994 per il film “Le buttane” di Aurelio Grimaldi.L’abbiamo vista, giusto per citare alcuni dei progetti più recenti, nelle serie tv “Pupetta – Il coraggio e la passione“, “L’onore e il rispetto“, “I Cesaroni” (tutte su Canale 5), nella soap “Un posto al sole” (Raitre) ovvero al cinema in “L’erede” di Michel Zampino con Alessandro Roja e “Stare Fuori” di Fabiomassimo Lozzi, con i quali ha ricevuto il premio come miglior attrice, rispettivamente al Festival di Bari e al Festival di Napoli. E ancora, “Don Matteo 6“, “Io non dimentico“, “Incantesimo 7 e 8“, “La Piovra 9“, “Ragazzi fuori” di Marco Risi, “La scorta” di Ricky Tognazzi, “E adesso sesso” di Carlo Vanzina, “Volesse il cielo!” di Vincenzo Salemme e molti altri.

La vedremo prossimamente con il teatro Stabile di Catania nello spettacolo “Foemina Ridens” di Giuseppe Fava e nella messa in scena della sua “Carmen” con il Teatro Danza. Sta inoltre portando a teatro, come prima attrice del Teatro Vitaliano Brancati di Catania, gli spettacoli “Il Contravveleno” e “Aragoste di Sicilia“. In  Ottobre prenderà parte al nuovo film di Andrea Camilleri per la regia di Rocco Mortelliti.

Adesso scopriamo i suoi gusti di interior design attraverso una coinvolgente e personale intervista, che coglie appieno il senso del blog.
Buona lettura.

Luogo?
Quelle che mi capitano (per lavoro), solo in Italia. Non sono una rom nè mi identifico con le zingare, ma non ho una fissa dimora.
Prevalentemente però sto a Catania, la mia città, dove vivono anche i miei adulti figli ai quali ho letteralmente donato due gioielli di villa (una con vista Etna e mare e l’altra nei pressi del mare in stile liberty) e donato in vita, per potermi permettere nel loro cuore il desiderio della vita eterna per me!

Appartamento o casa indipendente?
È un appartamento e non è assolutamente indipendente perché è dipendente e dipende da mia madre…

Nella foto Guia Jelo al fianco degli attori Ida Carrara e Turi Ferro.

Open space o ambienti separati? 
Ambienti separati ma soggetti ad invadenza…

Pavimento in…
Pavimenti presumibilmente in marmo di Carrara ma invisibili poiché ricoperti da numerosi tappeti di tutte le etnie.

Pareti bianche o colorate?
Idem come sopra. Le pareti presumibilmente bianche sono invisibili perché ricoperte da meravigliosi quadri, quasi tutti della prestigiosa e veramente sublime artista di una bravura enorme Giovanna Marraro (stimata anche da Vittorio Sgarbi – vedi youtube) che è mia madre.

Stile minimalista o sontuoso?
Per niente minimalista ma non sontuoso. Di grande e pittoresco gusto bohemien. Ricco di particolari ninnoli, cimeli e antichità retrò prevalentemente di gusto siciliano, con meravigliosi mobili ben messi e ristrutturati (anche ottocenteschi) misti a qualche pezzo moderno comodissimo ma fatiscente come la cucina, munita però di due comodi tavoli (uno per me e uno per mia madre… tavoli separati!!!)

Elementi di arredo/design di cui vado maggiormente fiera… 
Assolutamente i quadri di mia madre.

L’angolo della casa che preferisco…
Tutti gli angoli dove sono ubicate le mia valigie, svuotate, riempite, riempitissime o in procinto di esserlo e quindi sicuramente sotto il letto, ma se proprio volete saperlo potrebbe essere, quando l’invadenza altrui non mi sistema nulla, la mia alcova (celibe sconsolata) profumatissima di zagara con un bel sentore di richiamo per gli angeli, appariscente, ricca di vissuto disordine, piena di ricordi ed anche di oggetti proiettati sul futuro! Un’artistica stanza (ambita da tutti i miei amici registi che l’hanno visitata, come Aurelio Grimaldi che la vorrebbero come set dei loro film) una sorta di accogliente e inquietante boudoir, “una torre di babele” con tanto di baldacchino greco di tullè bianco.

Guia Jelo | camera da letto
Guia junior, la nipote di 6 anni, mangia sul letto, davanti alla tv. Si intravedono, sullo sfondo, il tulle greco ed un quadro della Marraro dal titolo “La Fenice”.

Mi affaccio alla finestra e vedo…
Fortunatamente nonostante sia in pieno centro della mia città (Catania) vedo oltre che le macchine, aimè, anche molti alberi perché ho avuto il colpo di fortuna, nel dover sopportare di vivere in città (orrore…),di ritrovarmela (appioppata) però in un viale alberato e, nell’attesa  di trovare un fidanzato-marito che mi porti via e mi faccia vivere sul mare, mi auguro che il sindaco Enzo Bianco faccia potare e curare per bene codesti alberi!

 

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