Giovanna ed Ermes si conoscono da una vita e stanno insieme da quasi 23 anni. Entrambi lavorano a Venezia: Giovanna in un albergo del centro storico, dove è direttrice, Ermes all’aeroporto Marco Polo. Oggi ci aprono le porte della loro abitazione, un eccellente esempio di come il comfort abitativo possa fondersi con un uso consapevole e razionale delle risorse. Una scelta “verde” che nasce dalla passione di Ermes per le abitazioni in legno e da un’accurata ricerca su materiali da costruzione naturali e tecniche costruttive a basso impatto energetico ed ambientale.
“Lo sviluppo sostenibile persegue l’obiettivo di soddisfare le necessità della generazione presente senza compromettere la capacità di quelle future di rispondere alle loro”.
Con queste parole, definite nel 1987 dalla Commissione mondiale su ambiente e sviluppo dell’UNEP (United Nations Enviroment Program), viene per la prima volta introdotto il termine “sostenibilità”, un principio etico che coniuga il progresso alla tutela ambientale, le esigenze antropiche ai bisogni della natura.
La casa di Giovanna ed Ermes è un progetto ex-novo, che prende vita 12 anni fa, nel 2009, quando la coppia, decide di condividere lo stesso tetto:
«eravamo convinti che la nostra casa dovesse essere il più possibile salubre e confortevole, per questo abbiamo optato per materiali di origine naturale e certificati bio. Tutti gli isolanti interni delle pareti ed il cappotto, ad esempio, sono in fibra di legno, gli infissi sono in legno, le pareti interne in fibra di gesso, i pavimenti in legno naturale non verniciato».
Per definirsi bioedilizia, non è sufficiente utilizzare materiali naturali ma gli stessi devono provenire da filiere certificate e l’intero processo produttivo deve essere gestito secondo principi di sostenibilità e rispetto ambientale. Le soluzioni tecniche impiegate garantiscono un ottimo confort abitativo durante tutto l’anno, un elevato livello di isolamento termico durante i mesi invernali e un buon grado di attenuazione termica in estate; assicurano, inoltre, benessere termoigrometrico e salubrità degli ambienti, data l’assenza di condensa interstiziale e di muffa.
La scelta del legno nella realizzazione della struttura portante è poi un elemento di sicurezza in caso di sisma per la sua leggerezza, elasticità e resistenza.
La costruzione della casa è stata affidata ad una ditta altoatesina, consolidata nel settore della bio-edilizia, che ha saputo indirizzare e supportare le scelte della coppia:
«abbiamo sempre voluto prendere ogni minima decisione in piena autonomia, documentandoci, visitando le fiere di settore e confrontandoci con numerosi professionisti. Non è stato facile portare avanti questo tipo di costruzione perché in quegli anni non era per niente diffuso in Veneto e selezionare artigiani con esperienza si è rivelato tutt’altro che semplice».
Ne è valso lo sforzo perché l’abitazione, a distanza di oltre 10 anni, rientra ancora nella migliore classe energetica, ossia la A4, valutata attraverso protocolli e sistemi di certificazione che stimano l’efficienza energetica e l’impatto della costruzione sull’ambiente durante il suo intero ciclo vitale. La domotica contribuisce a esaltarne le qualità energetiche, incrementando le prestazioni, semplificando la gestione e riducendo i consumi.
Complici alcuni amici che presentato loro un esperto paesaggista, Giovanna ed Ermes cominciano a dedicarsi allo sviluppo del giardino, naturale estensione dell’abitazione, con la quale dialoga attraverso ampie vetrate:
«abbiamo avuto modo di scoprire il mondo delle bio-piscine, dove le sole piante depurano e rendono l’acqua balneabile, e ne siamo rimasti folgorati. Abbiamo deciso di realizzarla noi stessi, con le nostre mani! Per questo abbiamo esaminato svariati manuali, molti dei quali in lingua originale, perlopiù francese, acquisendo una discreta cultura in biologia acquatica e fitodepurazione. Alcuni professionisti consultati ci hanno trasmesso la passione per questo mondo e con loro siamo ancora in contatto, si è stretta una sincera amicizia».
Le immagini parlano più delle parole, Giovanna ed Ermes hanno dato vita ad un dialogo a tutto tondo con la natura, che è presente nei suoi molteplici aspetti fuori e dentro l’abitazione, diventando, al tempo stesso, strumento e scenario, sfondo di rilassanti pomeriggi sul divano o di movimentate feste all’aperto tra amici.
Ed è proprio un amico in comune che devo ringraziare a conclusione di questo articolo, grazie Gianluca per avermi fatto partecipe di questa storia, connubio di sostenibilità e sentimento.
Una casa bellissima! Complimenti!