A due anni dagli spettacolari Floating Piers, i pontili galleggianti che hanno temporaneamente ed irrepetibilmente collegato, sul Lago d’Iseo, il paese di Sulzano, Monte Isola e l’Isola di San Paolo, le opere dell’artista Christo (concepite assieme alla moglie Jeanne-Claude, scomparsa nel 2009), tornano ad affascinare ed a catalizzare l’attenzione dei media.

Fino al 23 Settembre 2018 le acque del Serpentine Lake, lago nel cuore del parco urbano di Londra, Hyde Park, accoglieranno la prima grande opera pubblica all’aperto di Christo nel Regno Unito.
The London Mastaba è una colorata scultura composta da 7.506 barili di petrolio impilati orizzontalmente su una piattaforma galleggiante.
Una piramide tronca da 600 tonnellate, alta 20 metri con base rettangolare da 30 x 40 metri; una forma insita nel nome “mastaba”, che in arabo significa “panca di fango”, tipologia di tomba monumentale utilizzata durante le prime fasi della civiltà egizia.
I barili, con dimensioni standard da 55 galloni (59 x 88 cm) sono stati appositamente fabbricati e dipinti per la scultura: i lati, visibili nella parte superiore e sulle due pareti inclinate della scultura, sono tinteggiati di rosso e bianco mentre le estremità, visibili sulle due pareti verticali, sono blu, malva e rosso; la policromia del volume, si trasformerà con i cambiamenti della luce ed il suo riflesso sull’acqua sarà come una quadro impressionista.
Tutti i materiali sono certificati a basso impatto ambientale, per preservare l’ecosistema del lago e, una volta rimossi, saranno riciclati.
Come per i pontili galleggianti, il progetto è interamente finanziato da Christo, attraverso la vendita delle sue opere d’arte originali; l’artista non accetta sponsorizzazioni né denaro pubblico, l’ingresso è gratuito.

Tutto finisce nella vita e nessuno può possedere un progetto, nemmeno l’autore.
The London Mastaba continuerà però a vivere, nella memoria di chi ha potuto ammirarla, anche solo se virtualmente, e resterà nel ricordo come un evento eccezionale da condividere e raccontare… nel frattempo avete a disposizione un’intera estate per poterla ammirare dal vivo!
A suo modo anche Maria Lai … https://tramedipensieri.wordpress.com/2018/06/20/il-filo-celeste/
I pontili galleggianti mi piacevano di più. Preferisco le forme aperte.
Questa nuova opera è compatta, forma piena..ma i riflessi che producono sono da incanto…
La penso come te. I pontili ti permettevano di essere parte integrante dell’opera d’arte, di ascoltare il respiro del lago durante il cammino…
Se vogliamo il messaggio, tra l’altro, era poetico: integrazione tra natura, ascolto, vista, odorato…bellezza.
In quest’opera il messaggio è chiaro, è politico ed è sociale. Il colore e, quindi il riflesso, la dice lunga sulla ferita che provoca il petrolio.
Comunque la sua è una figura di grande artista.
grazie per questo post
.marta