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05 Copenaghen – Giardini di Tivoli e Danish Architecture Centre

Continuano i racconti del mio viaggio a Copenaghen.

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I Giardini di Tivoli sono compresi tra la stazione ferroviaria e il Municipio. Fondati nel 1843 da Georg Carstensen, un imprenditore che ottenne dal Re Cristiano VIII l’uso del terreno al tempo appena fuori dal centro urbano, riscossero un successo immediato e in breve tempo divennero un’istituzione cittadina. Tivoli riesce ancora oggi ad essere una delle attrattive più visitate di Copenaghen, merito della continua ricerca di modernizzazione sia dal punto di vista del divertimento (attrazioni) che dell’intrattenimento e dei servizi (ristoranti e spettacoli).

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http://www.tivoli.dk/en/

Nonostante il “mondo” esterno al parco sia cambiato (è circondato da strade molto trafficate e la città lo ha ampiamente inglobato), lo stile e la tradizione che si respirano all’interno sono rimasti invariati. Bellissimi i giardini fioriti, il laghetto, le costruzioni dell’epoca in vari stili, specialmente orientali; molti gli spettacoli musicali e le rappresentazioni teatrali, scenografici i giochi pirotecnici. La magia del Parco si respira specialmente la sera quando alberi e fabbricati sono punteggiati da una caratteristica illuminazione.

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All’interno dei giardini c’è anche un albergo, il Nimb hotel, in stile moresco e con particolari fontane all’esterno. Il parco è aperto da Aprile a Settembre, sicuramente da visitare, forse complessivamente un pò caro, dipende dal grado di divertimento! La modalità di pagamento infatti è come al Luna Park, con la sola differenza che oltre alle attrazioni, si paga anche l’ingresso. Personalmente preferisco come avviene nei parchi nostrani o nelle internazionali Disneyland, dove il solo biglietto d’ingresso, sicuramente più costoso, dà libero accesso a tutte le attrazioni. Gardaland ad esempio costa 37,50 euro ma offre più di 30 attrazioni gratuite. I giardini di Tivoli costano 13 euro (95 DKK) ed ogni attrazione dai 3 ai 6 euro circa, basta farne 5/6 che si sfora subito!!!

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La facciata del Nimb hotel

Nel 2005 ho avuto modo di visitare la mostra Dream of Tower all’interno del Danish Architecture Centre.

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L’esposizione è organizzata intorno a tre temi: prima una panoramica storica di sogni e visioni, con plastici in scala dei millenari tentativi dell’uomo di spingersi verso il cielo con le proprie costruzioni, quindi un’esperienza emotiva dello skyline della città moderna ed infine l’esperienza fisica di essere all’interno di un grattacielo.

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Al di là della bellezza dei plastici, realizzati tutti alla stessa scala, è sicuramente interessante vederli affiancati, per rendersi immediatamente conto delle differenti altezze e forme. La Millennium Tower progettata da Foster, è immensa se paragonata al vicino Campanile di Piazza San Marco a Venezia ma anche rispetto all’Empire State Building di NYC… il modello era persino molto più alto di me!

Una parte finale della mostra è dedicata all’ingegneria e alle tecnologie costruttive, dall’invenzione dell’ascensore, alla sicurezza, al consumo di energia e alla climatizzazione interna.

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Millennium Tower (h. 840 m), arch. Sir Norman Foster.

Ho ancora molte altre cose da raccontare, continua…

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01 Copenaghen – Introduzione

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Nyhavn, l’antico porto, è lo scorcio più conosciuto di Copenaghen.

Copenaghen (København), capitale della Danimarca, è situata sulle isole di Sjælland e di Amager ed è separata dalla Svezia dallo stretto di Øresund. Sono arrivato in questa affascinante e caratteristica città proprio dalla Svezia, più precisamente da Stoccolma, con un comodo treno veloce. Un piccolo scalo a Malmö (la città svedese che fronteggia Copenaghen) e quindi l’attraversamento del canale sul Ponte di Øresund (Øresundsbron), uno dei più grandi progetti infrastrutturali europei, inaugurato nel 2000 alla presenza dei Reali svedesi. Lungo quasi 16 km è progettato per consentire sia il traffico veicolare che ferroviario, distinti su due diversi livelli. L’opera ingegneristica che supera nel punto più alto i 200 metri di altezza è facilmente riconoscibile nello skyline cittadino.

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Panorama della città, sullo sfondo il Ponte di Øresund.

Sarò sincero, appena arrivato non ho avuto una buonissima impressione, forse perché venivo dai paesi del nord, notoriamente conosciuti per la loro pulizia e precisione, o forse perché generalmente le zone nei pressi delle stazioni non sono mai un buon “biglietto da visita”, un problema comune a quasi tutte le città. Mi sono comunque quasi subito ricreduto, è bastato percorrere qualche centinaio di metri, costeggiare i “Giardini di Tivoli” (altro simbolo della città) e da Rådhuspladsen (la piazza del Municipio) in poi è stata tutta un’altra storia! Da quest’ultima piazza parte la Strøget, la zona pedonale della città, con i suoi negozi, grandi magazzini, caffè e ristoranti, definita da alcune guide come il percorso pedonale più lungo al mondo.

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Strøget, la strada pedonale più lunga al mondo.

Copenaghen è un vero e proprio museo all’aperto vibrante di vita, sempre al passo con i tempi e con le ultime tendenze nell’ambito della moda, del design e dell’architettura. La maggior parte delle attrazioni si trova in un’area relativamente piccola e facilmente visitabile a piedi o più tipicamente in bicicletta. Sono veramente tanti i mezzi a due ruote che si vedono circolare, anche in condizioni meteo non proprio favorevoli. Sicuramente il fatto che la città sorga su un territorio pianeggiante invoglia l’utilizzo del mezzo! Battute a parte, gli abitanti della capitale danese sono molto attenti ai temi di ecologia e risparmio energetico ed entro il 2025 Copenaghen sarà la prima città al mondo ad emissioni zero. Ho avuto l’impressione di una popolazione giovane, c’erano moltissime famiglie con bimbi e passeggini!

Un altro importante simbolo della città è la malinconica Sirenetta, situata dal 1913 all’ingresso del porto e realizzata dallo scultore Edward Eriksen. L’opera è stata oggetto di numerosi atti vandalici, dai ripetuti tagli della testa, a quello del braccio, allo sradicamento dallo scoglio all’imbrattatura con vernice. Penso che sia l’attrazione più deludente di tutta la città, tanto pubblicizzata quanto poco focalizzante, addirittura quasi invisibile al passeggio. Il giudizio personale negativo è probabilmente dovuto alle più alte aspettative che avevo a riguardo, l’ho trovata “piccola”, relegata in un angolo, come potete vedere nella foto sottostante (se visualizzate l’immagine ingrandita la trovate nella parte in fondo della passeggiata).

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A tirare su il morale hanno contribuito un gruppo di turisti stranieri, specialmente una donna che voleva a tutti i costi una foto ravvicinata con la sirena, così ravvicinata che, avventurandosi tra uno scoglio e l’altro, ha perso l’equilibrio ed è caduta in acqua! Un siparietto divertente per le numerose persone che attendevano pazientemente il loro turno per una foto ricordo con la statua da una location sicuramente più convenzionale e meno “esclusiva”.

Passeggiando per le strade della città e tra i numerosi mercatini è preponderante la presenza dei tipici prodotti in ceramica blu Royal Copenhagen, il regalo per “andare sul sicuro” in caso di anniversari di mamme e nonne! Il negozio, situato nella zona pedonale, occupa un intero palazzo e all’interno troverete oggetti in ceramica di ogni tipologia, sicuramente da visitare, per gli appassionati.

Concludo questo primo capitolo specificando che se a volte vedete la lettera “h” del nome della città “ballare” a destra e sinistra è dovuto al fatto che in italiano si scrive Copenaghen mentre in inglese Copenhagen (in danese København).

Ho ancora molte altre cose da raccontare, continua…

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