Mi scrive S.P., dopo una ricerca di quasi due anni è finalmente riuscita a trovare casa in una palazzina di nuova costruzione, esteriormente finita, con le abitazioni definite solo negli ingombri. L’appartamento era stato inizialmente progettato con 3 camere, ma un futuro vicino arrivato prima ha comprato la camera più grande. Chiede come rivedere gli spazi, recuperando il più possibile nella stanza matrimoniale e il mio parere in merito al ripostiglio dell’ingresso.
In merito alla zona notte ritengo che non si possano attuare molte modifiche: le camere sono delle dimensioni minime regolamentari e sono disegnate correttamente. L’unico intervento che permette di recuperare spazio nella camera matrimoniale (aumentando le dimensioni dell’armadio) e allo stesso tempo di restringere il corridoio distributivo è quello di anticipare l’ingresso alla stanza. Dovrà però essere traslata la porta della camera singola in modo che quella della camera matrimoniale aperta rimanga contenuta all’interno della spallina muraria (immagine A).
La nuova soluzione progettata per l’ingresso all’appartamento, aumenta lo spazio di lavoro e contenitivo in cucina e allo stesso tempo ingrandisce il piccolo ripostiglio, trasformandolo anche in una modesta lavanderia (collegandosi agli scarichi della vicina cucina).
Della versione attuale mi convince poco il fatto che non esistano “filtri” tra ingresso e soggiorno, che la porta del ripostiglio sia rivolta verso la zona giorno e che la cucina, oltre ad essere poco sfruttata, comunichi poco con un’ipotetica zona pranzo.
Il nuovo disegno definisce una zona “ingresso” sulla quale affaccia il ripostiglio/lavanderia e sposta la porta della cucina che, seppure della stessa superficie, risulta attrezzata su tre lati (prima era possibile solo su due). Il muro dell’ingresso è stondato come ad “invitare” verso il soggiorno. Ho inoltre ricavato una nicchia/libreria con mensole in cartongesso dietro al divano (i ripiani possono anche essere illuminati dall’alto con faretti).
Nell’immagine 04 ho rappresentato le zone che consiglio di controsoffittare (h. 2,50 m) e la disposizione dei faretti. Nel corridoio e nella camera matrimoniale consiglio di non centrare l’asse a metà controsoffitto bensì di traslarlo verso gli armadi. In questo modo, oltre a creare giochi di luce sulle ante chiuse dei contenitori, si ottiene una maggiore illuminazione interna di questi ultimi ad ante aperte.
Ho cercato di dare un tocco “giovane” al soggiorno, puntando sul colore e sul design. Le pareti sono tortora, il pavimento in rovere chiaro. La porta d’ingresso alla zona notte e quella della cucina sono più particolari rispetto alle altre (semplici, bianche), le immagino in vetro a specchio. Quella della cucina scorre all’esterno del muro su guida coperta da mantovana.
Ti lascio la scelta dei colori per le altre stanze. Il mio consiglio è di mantenere il soffitto sempre bianco e di fermare il colore della parete 4/5 cm prima di incontrare il soffitto in modo da creare un’elegante fascia in alto. Se vuoi qualche spunto sulle tonalità puoi leggere, come esempio, l’intervista a Chiara Tonelli. Cerca inoltre di puntare sui dettagli e sui materiali: se hai intenzione di utilizzare il legno per il pavimento, non usarlo anche per il battiscopa ma inserisci della pietra come il marmo o l’ardesia.
Spero che i miei suggerimenti ti siano stati d’aiuto e un grosso in bocca al lupo per l’avanzamento dei lavori!
Alessio Carrabino
Aggiornamento: i consigli per lo stesso appartamento continuano… clicca qui per leggere la seconda parte.
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(nel caso di planimetrie inviare disegno in scala o quotato)
molto bello il controsoffitto tondeggiante. Lo userò come spunto perla mia casa!