Continuano i racconti del mio viaggio a Dublino.
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L’escursione di oggi non è una semplice gita fuori porta ma un vero e proprio “tour de force“, alla scoperta di una parte d’Irlanda, in particolare del suo paesaggio naturale, molto suggestiva ed unica.
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Sveglia all’alba, misera colazione in camera invece che al lauto buffet (ancora chiuso) e subito in strada, per raggiungere il bus, parcheggiato di fronte all’ufficio del turismo, che in 12 ore mi farà attraversare trasversalmente per due volte (andata e ritorno) tutta l’isola. Il costo è di circa 70 euro a persona.
Una vera fatica, soprattutto il ritorno, quando le ore non passano mai, il traffico rallenta la circolazione, il sole passa dai finestrini e la stanchezza si avverte “in tutti i sensi” (!) all’interno del mezzo.

È attraversata dal fiume Shannon, sul quale affaccia il King John’s Castle.

Una volta elencati i lati negativi possiamo finalmente dedicarci agli spettacolari scenari che ho avuto modo di ammirare.
La prima tappa sono le Scogliere di Moher, nei pressi del villaggio di Doolin.
È molto suggestivo il contrasto tra l’amenità della verdissima erba, la durezza delle rocce delle pareti verticali e quindi il mare, che si perde nell’orizzonte confondendosi con il cielo.
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Una “scenografia” naturale che è stata anche utilizzata per il film “Harry Potter e il Principe mezzosangue” nella scena della grotta dell’Horcrux.
Nei pressi del sentiero principale e del “centro visitatori” si trovano percorsi che entrano in proprietà private e che passano molto vicino al precipizio. Anche se numerosi cartelli ne segnalano la pericolosità , mi è capitato di vederli percorrere da qualche spericolato. C’è anche una grande roccia piatta, nelle cartoline o in qualche libro “datato” è calpestata dai turisti che sdraiandosi e sporgendo la testa sfidano le vertigini, oggi chiusa per ovvi motivi di sicurezza.
Dopo una sosta di circa un ora e mezza si riparte verso un punto ristoro nelle vicinanze.
A “pancia piena” si raggiunge la seconda tappa, Burren, conosciuta per un vasto tavolato calcareo a ridosso del mare soprannominato paesaggio lunare.
Gradualmente il verde dei prati scompare per lasciare spazio al grigio chiaro delle rocce.
È veramente emozionante, forse ancora di più di Moher dal momento che vivendo a 5 min dalle “5 Terre” sono più abituato a scorgere questi panorami a picco sul mare.
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Le fotografie parlano da sole… è un luogo aspro, arido, un deserto di rocce, uno scenario irreale, unico nel suo genere.
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Dopo una sosta di circa un’ora si riparte, direzione Dublino.
Come già detto è stata una giornata veramente stancante e interminabile, passata per la maggior parte all’interno del bus. Non mi sentirei di ripetere l’esperienza e non mi sento nemmeno di consigliarvela così come l’ho fatta io. I luoghi sono sicuramente da visitare, preferibilmente pernottando una notte sulla costa ovest!
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