Continuano i racconti del mio viaggio a Dublino.
Per vedere i capitoli precedenti clicca qui
Il whiskey Jameson è conosciuto in tutto il mondo.
Le sue radici nascono nella piccola distilleria situata a Bow Street, nella zona di Smithfield, fondata nel 1870 e attiva fino al 1971.
Sono in molti a sostenere che gli irlandesi siano stati i primi a produrre whiskey e alcuni credono perfino che sia stato San Patrizio ad introdurre l’arte della distillazione in Irlanda.
L’edificio restaurato che oggi ospita la mostra faceva proprio parte della storica distilleria. Già dall’atrio d’ingresso si percepisce l’importante opera di ristrutturazione subita. Gli elementi “storici” del costruito si fondono in un’atmosfera moderna, caratterizzata da elementi in vetro e acciaio, oggetti di design e numerosi schermi televisivi.
…
La visita è possibile solo in tour guidati, con inizio ogni 20 min circa ed esclusivamente in lingua inglese. La durata complessiva è di circa 45 min.
Si inizia con un video storico introduttivo, istruttivo ma palesemente commerciale.
Si prosegue nelle varie stanze dove vengono illustrate le diverse fasi della produzione:
la conservazione dell’orzo nel granaio, la maltazione, la macinatura, l’ammostamento, la fermentazione, la distillazione, la maturazione la miscelazione ed infine il riempimento delle botti.
…
Le guide ci tengono a sottolineare il diverso procedimento di essiccazione dell’orzo usato per il whiskey irlandese (tramite aria secca e pulita) rispetto al whisky (senza la “e”) scozzese (affumicato con il fumo di torba, un deposito composto da resti vegetali impregnati d’acqua). Il risultato è, a loro avviso, una bevanda dal gusto più morbido. Un diverso sapore che i visitatori (volontari, scelti all’inizio del tour) avranno modo di verificare di persona nel bar dedicato alla degustazione, ricevendo anche un simpatico attestato finale di perfetto assaggiatore!
Nel costo del biglietto è compresa la degustazione di un bicchiere di whisky secco o di Gin-Tonic.
Tiriamo le somme.
Penso sia importante non avere troppe aspettative.
Non è una visita ad una distilleria “operativa” bensì una spiegazione del processo di produzione del whiskey, allestita all’interno di un edificio dove un tempo veniva prodotto il distillato, arricchita da qualche elemento storico e molte riproduzioni.
Analogamente per la Guinnes Storehouse, fortemente commerciale, un luogo da visitare ma non aspettatevi di entrare negli effettivi locali di produzione della birra.
Ritengo inoltre che il costo del biglietto d’ingresso sia eccessivo.
…
Se dovessi scegliere tra la Jameson Distillery e la Guinnes Storehouse propenderei per quest’ultima… se non altro per lo skybar e la visita a 360° sulla città.
Mi aspetto di ricevere i vostri commenti… voi quale avete preferito?
Cosa ne pensi?
Lascia il tuo commento nello spazio qui sotto!
Non serve registrarsi, email facoltativa.
L’ho visitata due volte. E’ stata un’esperienza interessante, divertente ed anche molto piacevole. L’unico neo è il costo del biglietto d’ingresso. Analogo discorso lo faccio per la Guinness Storehouse.