Andrea ha intenzione di rinnovare l’aspetto del proprio negozio, di circa 300 mq, applicando un pavimento in resina sopra l’attuale pavimentazione in ceramica.
I suoi dubbi riguardano l’eventualità che possa rimanere traccia delle attuali fughe una volta applicata la resina.
Inoltre, trattandosi di un negozio di stufe, teme che il continuo spostamento degli oggetti possa graffiare e rovinare la pavimentazione sottostante.
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Nuova posa su pavimento esistente con riscaldamento a pavimento
Mi scrive Assunta, vive da due anni in una casa di nuova costruzione con impianto di riscaldamento a pavimento. L’attuale pavimentazione in ceramica, a scacchi di color blu e bianco, si sporca molto facilmente e deve essere lavata in continuazione. Vorrebbe, quindi, incollarvi sopra un nuovo pavimento.
Chiede se l’operazione è possibile.
Incollare un nuovo pavimento sopra ad uno esistente comporta, qualora l’operazione sia realizzabile da un punto di vista statico, la sovrapposizione di un ulteriore strato tra la fonte di calore e l’ambiente da scaldare. Continua a leggere Nuova posa su pavimento esistente con riscaldamento a pavimento
Nuova posa su pavimento esistente
Mi scrive Francesca, in procinto di ristrutturare un appartamento di proprietà situato al piano terra di un palazzo degli inizi degli anni ’80.
In merito al bagno ha optato per un rifacimento totale, sostituendo la vasca con una doccia e posizionando una nuova pavimentazione e nuovi rivestimenti murari.Vorrebbe sostituire, per una questione estetica, tutta la pavimentazione della casa, senza rifare gli impianti che (per ora) sono ancora “a posto”, posando il nuovo rivestimento sopra quello esistente.
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Un cantiere da sbloccare
Mi scrive M.M., proprietaria di un’abitazione che “da un’anno e mezzo è stata messa a soqquadro x essere ristrutturata ed ora è solo un cantiere fermo!”
Potrebbe venderla ma a questa casa non vuole rinunciare.
L’immobile, situato in un contesto antico della città, è sviluppato su due piani, organizzato al contrario di come normalmente accade: con la zona giorno al piano di sopra (peraltro mansardato).
L’intenzione iniziale della ristrutturazione era quello di invertire le funzioni, spostando la zona notte al piano superiore.
Le cose sono cambiate.
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Pavimento in resina
E.I. HA INTENZIONE di affittare un appartamento di proprietà.
Per rendere più accattivante e moderno l’ambiente vorrebbe sostituire l’attuale pavimentazione in gres, di tipologia differente per ogni ambiente e di stampo un po’ datato, con un pavimento in resina.
Chiede il mio consiglio.
Scegliere un pavimento in resina è sicuramente un’ottima soluzione in quanto permette di creare una superficie monolitica e uniforme (senza fughe) sovrapponibile ai pavimenti esistenti, apportando notevole risparmio di tempo e denaro.
Se il pavimento è molto irregolare è possibile livellare la superficie utilizzando massetti epossidici.
Dato lo spessore di pochi millimetri, non è necessario modificare porte e finestre.
La resina resiste sia agli urti che all’usura e, per quanto riguarda la resistenza ai graffi, può essere paragonata ad un buon parquet.
Come per il legno, mediamente ogni dieci anni, può essere effettuato un rinnovamento tramite carteggiatura e applicazione di nuova resina.Eventuali rotture o crepe non sono intrinseche alla resina, ovviamente deve essere applicata correttamente, ma derivano quasi sempre dal movimento del supporto a cui si ancora.
Non resta che decidere il colore, la lavorazione la finitura e l’eventuale personalizzazione.
per approfondire:
Pavimento in resina ad uso commerciale
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Le domande selezionate riceveranno risposta gratuita.
(nel caso di planimetrie inviare disegno in scala o quotato)